Le email sono uno strumento eccezionale per rimanere in contatto con i propri sostenitori. I dati parlano chiaro: insieme ai social, la newsletter è l’attività su cui le non profit spendono più tempo.

Al contrario dei social però, le mail sono personali e permettono un dialogo diretto con il pubblico.

Non Profit Content Marketing Tactic Usage

La creazione di una newsletter richiede tempo e un piano ben preciso. Dove si può intervenire con facilità per rendere la campagna mail più efficace?

Segmentazione

La poca (o nulla) segmentazione del proprio pubblico di destinazione porta molto spesso a risultati insoddisfacenti. Inviare a tutti lo stesso messaggio non è la strategia corretta. Gli argomenti che per alcuni possono risultare interessanti, ad altri rischiano solo di portare indifferenza o addirittura fastidio, con conseguenti tassi di click e apertura bassi.

Gli elementi più utilizzati quando si tratta di segmentare il proprio pubblico sono tanti: età, sesso, città, livello di educazione, reddito, tipologia di donatore (coloro che sono donatori da lunga data vanno trattati in maniera diversa dai nuovi donatori), ecc.. È importante per l’organizzazione capire quali tra questi sono i più utili.

Database

L’elemento base per poter svolgere una segmentazione accurata è il database di indirizzi.
Database che ha bisogno di essere curato: gli indirizzi mail infatti cambiano nel tempo. Occorre restare aggiornati oppure si rischia di compromettere le proprie statistiche inviando ad indirizzi cancellati o non più attivi. Se ad esempio una mail rimbalza 2 o 3 volte è buona prassi rimuovere quell’indirizzo dal nostro database.

Messaggio

Restiamo coerenti con i motivi che hanno convinto il contatto a fornirci la mail: se avete promesso determinate cose siate fedeli alla parola data. Un donatore si aspetterà di ricevere una mail di ringraziamento, in cui magari spieghiamo dove verranno utilizzati i suoi soldi. Un visitatore del nostro blog che ha scaricato un ebook si aspetterà di riceverlo immediatamente nella sua casella mail.

Generalmente ogni mail di una campagna newsletter può essere ricondotta ad una di queste categorie:

  1. Mail di informazione: alla base ci sono i contenuti, in grado di mantenere un audience viva e aumentare il database
  2. Mail di richiesta: contenenti sondaggi, inviti ad eventi, follow-up, richieste particolari
  3. Mail di ringraziamento: il modo in cui ringrazi i tuoi donatori rappresenta il modo in cui ti differenzi dagli altri. Ed è il modo migliore per iniziare rapporti duraturi con i tuoi donatori. Ma quand’è il momento migliore per ringraziare? sempre!

Quando rivolgete un messaggio, non parlate alla lista, parlate ai membri: usate sempre la seconda persona singolare.
E cercate di essere sintetici, tra le 180 e le 200 parole.
Ultimo suggerimento: sfruttate il ps, è la parte più letta di una mail!

Design

  • Responsive: moltissime mail vengono lette dai dispositivi mobili. Assicurati che le tue mail siano ben leggibili da smartphone 
Cellulare
12 Gfts in 12 Months
  • Inserite link e CTA: le email sono l’inizio di un percorso.Occorre indicare cosa fare in modo chiaro e dare sempre la possibilità di andare oltre la mail.
PDSA

Piano di invio

La regola generale è: non inviate se non avete niente da dire. La gestione di una campagna di newsletter richiede un piano dettagliato, che va elaborato coordinandosi con le altre attività dell’organizzazione, come blog, eventi in programma, e-commerce, ecc.

Mantenete una coerenza nei tempi di invio e nella grafica: è opportuno creare un format che renda le mail pulite, ordinate e in linea con la presenza online ed offline dell’organizzazione. Le mail in questo modo saranno più riconoscibili da parte del nostro pubblico.

Barrate sul calendario gli eventi più importanti durante l’anno: Natale, Pasqua, festa del papà, festa della mamma, ecc. è in questi momenti che la segmentazione fa la differenza.

Seguite sempre un piano ben preciso ma siate sempre dinamici e pronti a qualsiasi evenienza. Se ad esempio l’organizzazione riceve il premio Universo Non Profit, perchè non creare una mini campagna mail per aggiornare il pubblico?

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