Google e i suoi algoritmi sono sempre irrequieti. L’evoluzione dei criteri di rilevanza dei contenuti è in uno sviluppo inarrestabile, grazie agli studi che vengono fatti costantemente dai tecnici di Cupertino. Le stesse interfacce cambiano, migliorando l’esperienza degli utenti e rendendo la ricerca sempre più intelligente e soddisfacente.
Quindi sono sicuro che nel 2018 qualcosa sarà diverso. Siccome non ho la sfera di cristallo, ma solo un po’ di esperienza e di immaginazione, azzardo delle ipotesi su quali potrebbero essere dei punti importanti per il prossimo anno!
1. La rilevanza è più rilevante 🔍
Sempre più persone fanno content marketing. Sempre più contenuti sono immessi sul web. Sempre più ottimizzazione viene fatta per implementare la rilevanza di questi contenuti. Conseguenza? Google sta diventando sempre più schizzinoso. È semplicemente più difficile fargli credere che il tuo contenuto sia quello che risponde perfettamente alle domande dell’utente.
Come fare?
Si può scegliere con accuratezza una nicchia di mercato e specializzarsi in quella, ottimizzando solo per le parole chiave che i gli utenti della nicchia usano più spesso (nel caso del non profit bisogna esplorare i propri donatori!). Oppure si possono guardare le pagine che prendono il top ranking nel proprio ambito e capire su quali caratteristiche fanno fondamento, riprendendole ma senza mai copiare i contenuti! Google si accorge se copi e penalizza i contenuti copiati. Per tutti gli altri consigli lascio direttamente alla guida di Google.
2. Sempre più SERP 📈
I risultati di ricerca stanno cambiando. È da parecchio tempo che Google non mostra più solo delle scritte nelle pagine di ricerca, ma integra di volta in volta con contenuti diversi: news, risposte, luoghi, correlazioni, recensioni… In questo momento il SERP si articola in 16 diverse features. A seconda di quello che viene cercato, il crawler anticipa parte dei contenuti che, secondo lui, chi sta cercando richiede. Nel 2018 sarà sempre più importante descrivere correttamente i contenuti del proprio sito in modo che corrispondano al modo in cui vengono cercati.
Come farlo?
Dipende di cosa si vuole parlare. Se spiegassi tutto verrebbe un articolo gigante, ma siccome Moz lo ha già fatto (e sono molto più bravi di me) vi rimando alla loro guida. Seguitela.
3. Nel web si va da mobile 📱
È semplice: più della metà delle ricerche effettuate su Google deriva da dispositivi mobili. Non ci sono dubbi che a Cupertino terranno in massima considerazione chi sa costruire siti che agevolano anche cellulari e tablet. A maggior ragione, visto che i trend continuano a orientarsi sul mobile, lo faranno per il SEO del 2018.
Cosa fare?
Un piccolo test, lo offre direttamente Google a questo link. E dopo chiedere a un esperto!
4. Più veloci della luce 💡
La velocità è una delle caratteristiche più importanti e Google ha pretese chiare: ci vogliono meno di 3 secondi per caricare. Non è una questione di manie. Semplicemente la velocità del web è un fattore fondamentale per migliorare la User Experience. Quindi verificate che le vostre risorse web carichino in fretta. Se non lo fanno ottimizzate: di modi per farlo ce ne sono un sacco.
Cosa fare?
La cosa più importante è capire come mai si rallenta: GTMetrix è un bel servizio, veloce di comprensione e con consigli chiari, anche se è molto tecnico. Se vuoi una mano da dei tecnici competenti per capire come migliorare il sito, chiedi qua.
5. Note vocali e risposte veloci 👄
Qualcuno ancora non ha mai detto “OK GOOGLE” al proprio cellulare? Questa feature sta venendo utilizzata sempre più spesso, a un ritmo più alto di quanto ci si aspettasse. Qualcuno se n’è accorto e ha iniziato a muovere i primi passi. Sfruttare le risposte veloci frutta posizioni golosissime nelle pagine di ricerca, per due motivi:
- forniscono risposte di facilissima consultazione e comprensione
- hanno un CTR pazzesco
Quindi se pensi di avere risposte precise a domande precise comincia a pensare se il 2018 sarà l’anno in cui qualcuno chiederà “Qual è il modo per donare a [la tua associazione]”.
Cosa fare?
Inizia semplicemente con l’imparare come funzionano le domande e parla con il tuo telefono. Se non sai cosa chiederesti tu, come fai a sapere cosa chiederebbe un donatore?
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